THE POST COVID SERIES

Nulla sarà più come prima.
Sembrano tutti d’accordo su questa dichiarazione di principio.
Tuttavia, il rischio più grande che corriamo oggi - 4 Maggio - il giorno che parte una riapertura parziale, è che “le forze della conservazione” - quelle che hanno tolto in questi ultimi decenni dinamismo alle democrazie occidentali, nonostante l’enorme potenziale tecnologico che stiamo accumulando - ci abituino all’idea che, forse, anche stavolta, possiamo tornare indietro.
In realtà, anche se dovessero mostrarsi esagerate le paure di una ripresa della curva del contagio, ciò che dovremmo conservare nella nostra coscienza, ciò che dovremmo abituarci a considerare tratto permanente delle nostre società, è l’idea di vulnerabilità che il VIRUS ha reso evidente.
Un think tank che si chiama Vision non poteva non sentirsi chiamato in causa da una crisi che pone sfide radicali.
Ha deciso di affrontare la situazione realizzando Paper tematici pluridisciplinari e plurisettoriali. Il tutto allo scopo di indicare una direzione che permetta alla nostra società di essere più forte e capace di adattarsi alle criticità di un tempo sempre più precario e complesso.
La PANDEMIA è il quarto episodio che – in vent’anni – dovrebbe averci reso chiaro come sia fragile una civiltà che pure è arrivata al punto di suo massimo sviluppo tecnologico.
L’11 Settembre 2001, di ciò che qualcuno chiama “Impero”, al centro di un Paese che mai era stato attaccato da potenze straniere e che, comunque, aveva vinto due Guerre mondiali, si sbriciolano, in poco più di mezz’ora e all’improvviso, i simboli (le torri che si chiamavano, proprio, il “centro del commercio mondiale”) di un mondo – il nostro - sotto l’attacco di un esercito del terrore che usa le armi del nemico (aerei, canali di comunicazione, mercati finanziari) per metterlo in ginocchio. Nel 2007, i mercati finanziari costruito su una complessità che nessuno aveva mai più neppure provato a capire, rischiano il tracollo dell’intero sistema bancario per un’improvvisa, imprevista mancanza di liquidità. Nel 2012, è l’EUROPA, concepita per essere l’aera più stabile del mondo, che arrivano ad un passo dalla disintegrazione. La prossima
La PANDEMIA rende solo più drammaticamente evidente (stavolta ad essere messa in pericolo è la nostra stessa incolumità fisica) che siamo fragili. I sei Paesi che hanno letteralmente fatto la Storia dell’Occidente (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna) negli ultimi tre secoli, contano il 70% dei contagi ed il 70% per COVID19.
Nonostante il fatto che ospitano 19 delle venti più grandi aziende farmaceutiche; che vi si spende due terzi di quello che si spende nel mondo in sanità; che l’Europa è la porzione di globo che può contare su quelli che erano considerati i migliori sistemi sanitari nazionali, sulla migliore qualità della vita e sul WELFARE più avanzato; che gli STATI UNITI – pur avendo una sanità lontana dal principio della copertura universale – sono, ancora, di gran lunga il Paese più tecnologicamente avanzato, nonché quello con i più avanzati programmi di ricerca medica più avanzati; e che contengono meno del 10% della popolazione mondiale.
La tavola che segue propone un confronto del costo - misurato in danno inferto all’economia dalle politiche di restrizione - e dell’efficacia – valutata sulla capacità di tali politiche di contenere il contagio - delle strategie adottate dai principali PAESI del Mondo (G7 più Spagna per avere le prime cinque economie europee; più Cina, India e Russia).
Confronto del costo e dell’efficacia delle strategie di contenimento tra principali PAESI del Mondo (G7 più Spagna, Cina, India e Russia)

- La premessa metodologica, l’errore da non ripetere
- Un ruolo nuovo per le scienze naturali: possono i TEST funzionare da patenti?
- Introdurre la sicurezza da contagio nei processi produttivi e nei luoghi del consumo
- Il ruolo delle tecnologie per rendere efficiente la risposta alle emergenze
- Imprese e una nuova organizzazione del lavoro
- Quale ripartenza per il turismo
- Retail, socialità, e i nuovi modelli nelle città
- Le scuole al centro del “nuovo normale”
- Amministrazioni pubbliche
- Shock, Fallimento e Ricostruzione
- Rovesciare la logica della scelta tra vita ed economia
- Che fare? La proposta di VISION
- Giacomo Barone
- Nicola Bellini
- Silvia Castellazzi
- Stefano Campostrini
- Martina De Sole
- Marco Fortuna
- Antonio Grillo
- Francesco Grillo
- Vincenzo Marino
- Roberto Moriondo
- Mario Rapaccini
- Giulia Torrelli